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Immagine del redattoreAvv. Giovanni Babino

Professio iuris e trust nella pianificazione successoria



Sebbene l’Italia abbia nell’Unione Europea il triste primato del maggior carico tributario sui cittadini, sorprenderà sapere che, almeno sino ad oggi l’imposta di successione è tra le meno gravose dei Paesi dell’Unione Europea.


Infatti, applicando l’attuale normativa vigente in Italia, se eredi sono il coniuge o i figli, essi godono di una franchigia fino ad €1 milione (per quota) e per ciò che eccede il valore di €1 milione (per quota) di una tassazione al 4%.


Ciò rende opportuno anche per gli italiani residenti all’estero pianificare la propria successione.


Rammentiamo agli italiani non residenti in Italia, ma residenti nei Paesi UE la necessità di fare in testamento la scelta della legge italiana come legge applicabile, diversamente l’eredità sarebbe regolata dal Paese di residenza.


Sembra che nel prossimo futuro le norme sulla successione possano cambiare con un inasprimento dei tributi.


È quindi opportuna qualche cautela e la soluzione è data dall’istituire un trust in Italia e conferire nel trust i beni, ottenendo così al momento del conferimento di beni in trust, la franchigia sino ad €1 milione per beneficiario del trust.


Non è dato sapere se, e quando, il temuto aumento dell’imposta di successione, avrà luogo e tempo, tuttavia la prudenza consiste nell’anticipare la tempesta, ed il trust può assumere un ruolo determinante nella pianificazione successoria.

 

Milano, 29 Ottobre 2019.

Avv. Giovanni Babino

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