L’art. 463 del Codice civile prevede diversi casi che escludono dalla successione le persone che abbiano commesso reati.

L’omicidio o il tentato omicidio è il primo reato che rende “indegno” alla successione ereditaria.

Dispone l’art. 463 c.c. al comma 1: “Chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, o il coniuge, o un discendente o un ascendente della medesima, purché non ricorra alcuna delle cause che escludono la punibilità a norma della legge penale”.

Purtroppo l’omicidio che ha come movente l’ottenimento di un’eredità non è solo frequente nella letteratura poliziesca, ma anche nella realtà.

Le tecniche investigative moderne, agevolate dagli strumenti tecnologici, conducono spesso ad individuare i colpevoli.

Tuttavia, nei casi più complessi, sono ancora una volta indispensabili le “piccole cellule grigie” di Hercule Poirot o di investigatori suoi pari…

 

Milano, 1 Marzo 2021

 

Avv. Giovanni Babino

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